Mario Liberto, noto studioso della tradizione culinaria siciliana, presenta il suo ultimo lavoro: “Le monache di casa. Storia, aneddoti e curiosità dei dolci conventuali”. Questo volume non è solo un viaggio attraverso i sapori e le tradizioni della pasticceria siciliana, ma rappresenta anche un tentativo di preservare un patrimonio culinario che rischia di scomparire.
Il libro offre una panoramica affascinante sulla storia delle monache di casa, donne pie che si sottomettevano a una regola di pietà e che, per secoli, hanno mantenuto viva la tradizione della preparazione dei dolci nei conventi. Dopo l’Unità d’Italia, molte di queste donne si trovarono improvvisamente sole e prive di sostentamento, ma continuarono a praticare l’arte della pasticceria, trasformandola in una fonte di reddito.
Le monache di casa erano abili nel preparare una vasta gamma di dolci, ciascuna con la propria specializzazione, e il loro lavoro contribuì a diffondere la conoscenza e l’apprezzamento dei dolci siciliani anche al di fuori dei conventi. La pasticceria conventuale, derivata da antiche ricette romane, arabe, spagnole e borboniche, divenne presto popolare tra le classi subalterne, grazie anche alla sua reinvenzione da parte dei pasticcieri svizzeri presenti nel Regno delle Due Sicilie.
Il libro di Liberto non solo racconta la storia di queste donne e delle loro creazioni dolciarie, ma presenta anche 32 ricette di dolci conventuali siciliani, molti dei quali sono ormai scomparsi. È un invito a riscoprire e gustare la vera essenza della Sicilia attraverso i suoi dolci più autentici.
Attraverso le pagine di questo libro, i lettori possono immergersi in un mondo affascinante e a volte malinconico, dove le dolci fragranze dei dolci appena sfornati si mescolano con le storie di donne coraggiose e devotate alla loro arte. È un’opportunità per tutti gli appassionati di storia, cultura e cucina di avvicinarsi a un patrimonio culinario unico e prezioso che merita di essere preservato e tramandato alle generazioni future.