Fa i primi passi in giunta la manovra finanziaria per il 2023. L’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, ha presentato nel corso della riunione di questo pomeriggio i testi di bilancio e legge di stabilità. Alcuni assessori hanno avanzato delle proposte, l’assessore le ha acquisite per cui la discussione è stata aggiornata alla prossima riunione di governo, probabilmente già lunedì. Come anticipato nei giorni scorsi, l’assessore Falcone sta tentando accelerare sperando che i testi possano essere trasmessi al più pesto all’Ars e che l’aula dia il via libera entro la fine dell’anno, evitando l’esercizio provvisorio. Una specie di “miracolo”, l’espressione usata più volte da Falcone nei giorni scorsi, anche perché i tempi sono davvero stringenti considerando il timing imposto dal regolamento parlamentare. E per il governo Schifani sarebbe un successo, dopo cinque anni di fila di provvisorio.
Da quanto trapela, il ddl di stabilità sarebbe composto da una quindicina di articoli, in prevalenza interventi a sostegno degli enti locali con la costituzione di un nuovo fondo e l’eliminazione delle “riserve”. Si parla di interventi per sbloccare il turnover dei consorzi di bonifica e di una nuova impostazione finanziaria dell’Arpa per dare seguito ad alcune osservazioni della Corte dei conti. Un ddl tecnico, insomma, per rinviare il “cuore” della manovra al prossimo anno. Tant’è che nel ddl stabilità ci sarebbe un accantonamento di circa 700 milioni di euro, col conseguente congelamento di alcuni capitoli di bilancio che verrebbero poi rimpinguati con i fondi al centro della trattativa in corso col governo nazionale: la retrocessione delle accise.