Manlio Messina, l’assessore al turismo della Regione Sicilia, non solo ha rifiutato una mazzetta da 50 mila euro, ma ha anche incastrato chi quella mazzetta voleva darla per potere fare un evento musicale. Storie come questa non dovrebbero fare notizie, perché dovrebbe essere la giusta condotta di vita degli uomini politici. Invece fa proprio notizia, perché bipartisan comportamenti del genere sono davvero rari.
Una mazzetta da 50 mila euro per un evento musicale. Sarebbe stata la somma offerta da un intermediario all’assessore regionale siciliano al Turismo e Spettacolo Manlio Messina (FdI) che, però, non solo ha rifiutato la mazzetta ma ha denunciato tutto e incastrato i mandanti e l’intermediaria.
I fatti risalirebbero all’aprile del 2021 quando un’intermediaria ha contattato il capo segreteria tecnica di Manlio Messina e avrebbe proposto un progetto per un evento importante, che prevedeva una sponsorizzazione della Regione per 500mila euro. L’intermediaria avrebbe proposto verbalmente una tangente da 50mila euro per ”finanziare il partito” o ”metterli in tasca”.
“Le confermo che l’assessore in questione sono io ma per ora non posso rilasciare dichiarazioni”. Così, sentito dall’agenzia Adnkronos, l’assessore al Turismo della Sicilia, Manlio Messina (Fratelli d’Italia), commenta quanto accaduto nei mesi scorsi nel suo assessorato. Una tangente da 50 mila euro, per un evento musicale, rifiutata. Con l’aiuto del capo segreteria, Messina ha denunciato e incastrato l’intermediaria.
“Un imprenditore prova a corrompere l’assessore siciliano Manlio Messina con una tangente da 50 mila euro. L’assessore lo incastra e denuncia tutto alle forze dell’ordine. Quando la politica ha la schiena dritta non cede il passo mai ai lestofanti e corruttori. Un plauso a Manlio Messina”. Così, sui social, il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone.
Redazione – Palermo Post