Oggi sono i furbetti dei vaccini. Ieri erano i furbetti delle mazzette. Domani cosa saranno? Questa volta il furbetto di turno é Nicolò Nicolosi, sindaco di centradestra di Corleone. Il sindaco, infatti, pur non avendo diritto alla somministrazione del vaccino ha utilizzato la propria carica per ottenere l’agognata somministrazione.
Ci sarà da capire come abbia potuto ottenere il favore, non é il primo amministratore e non sarà l’ultimo. Resta comunque inaccettabile che i politici locali con spregiudicatezza e talvolta con prepotenza esercitino il loro potere per ottenere favori. Un vaccino o un appalto, non c’é troppa differenza. Semmai fa specie che a fare i furbetti siano proprio i Sindaci, coloro i quali dovrebbero esercitare la loro funzione con il massimo dell’empatia verso la popolazione che li ha eletti.
Proprio per queste ragioni le reazioni del mondo politico sono state durissime, proprio a partire da illustri esponenti dello stesso centrodestra. Schifani in una nota afferma “Il sindaco Nicolosi, se vuole ridare un minimo di dignità politica al proprio ruolo istituzionale, si dimetta subito senza alcun indugio insieme alla sua giunta”. Anche Nello Musumeci, Presidente della Regione Sicilia, ha sentito il bisogno di intervenire sulla vicenda dei furbetti del vaccino: “Esprimo la mia amarezza per quegli amministratori e titolari di cariche pubbliche che ritengono di dovere anticipare il loro vaccino. Non ci sono scuse: siamo tutti esposti ma dobbiamo essere di esempio alla gente, c’e’ un protocollo e va rispettato”.
Sono proprio questi i gesti, che mischiano furbizia e spregio per i cittadini, che hanno separato e sempre di più separano la politica dalla società. Ci auguriamo che Nicolò Nicolosi sia l’ultimo tra i furbetti dei vaccini nella nostra regione.
Redazione – PalermoPost