Corini, continua a non ammettere i propri errori, la stagione volge al termine e ancora una volta abbiamo perso l’occasione di regalare una bella soddisfazione ai tifosi, perdendo una partita condotta per un’ora su uno dei campi più difficili della serie B, grazie ad una difesa inguardabile. Purtroppo il genio si ostina a giocare con quei tre dietro e questo, viste le prestazioni, è davvero incomprensibile. Bettella giocava in nazionale U21, Graves aveva fatto intravedere classe e precisione, Orihuela mai preso in considerazione, mentre le prestazioni di Marconi e Mateju continuano ad essere abbondantemente sotto la sufficienza. Il solo Nedelcearu appare adeguato alla categoria.
Paradossale che proprio il reparto difensivo sia quello peggio assortito, nonostante i rinforzi di Gennaio (quasi tutti ignorati da Corini). Ci chiediamo che li abbiamo presi a fare? A che è servito fare arrivare dall’Uruguay Orihuela (prima di Palermo in odore di nazionale) a che è servito acquistare Graves, se poi vengono considerati inamovibili un centrale adattato al ruolo, sempre in ritardo, e un calciatore che con tutta la simpatia è sostanzialmente mediocre, lento, quasi sempre saltato come un birillo è sempre in affanno contro gli attaccanti da doppia cifra.
Difesa responsabile della sconfitta di Cagliari, ma una buona dose di responsabilità anche al solito Valeri. Un arbitro, che ha sempre maltrattato il Palermo ed anche oggi non si è smentito. Il primo giallo di Marconi assolutamente forzato, il rosso probabilmente viziato da un precedente fallo di Lapadula, un fallo del Cagliari al limite dell’area a 30 secondi dalla fine non fischiato, tanti cartellini meritati dal Cagliari rimasti dentro nel taschino e tanti piccoli errori, che alla lunga pesano eccome sul risultato. Le designazioni sono la testimonianza di quanto la federazione tiene in spregio la città di Palermo. Non solo lo smacco dell’europeo, ma una stagione intera di arbitraggi pessimi ci manca solo designare La Penna contro il Brescia.
Insomma playoff o meno, la debolezza della società e della squadra messa in campo da Corini sono stati il leitmotiv della stagione che volge al termine. Ci auguriamo di vedere il prossimo anno uomini di calcio in grado di battere i pugni in lega e in federazione e un tecnico che sappia valorizzare gli uomini di cui dispone. Per quest’anno la stagione finirà probabilmente con la conquista del minimo sindacale, che sarà venduto come un grande successo.