“La sospensione prefettizia del sindaco è decaduta automaticamente”. Lo sostiene l’avvocato Antonio Maltese, legale del sindaco di Giardinello nel palermitano, Antonio De Luca coinvolto in un’indagine su corruzione e atti pubblici falsi nelle scorse settimane. “Il provvedimento prefettizio decade perché è venuta meno l’ordinanza cautelare – spiega il legale – Adesso sarà sufficiente pubblicare l’ordinanza nell’albo pretorio del Comune e portarla in consiglio comunale”. Ieri sera stessa si è svolto il consiglio comunale che ha di fatto reintegrato il sindaco. De Luca è indagato nell’ambito dell’inchiesta al Comune di Giardinello su presunti fatti di corruzioni e istigazione a commettere atti pubblici falsi.
All’indomani dell’indagine il prefetto ha proceduto alla sospensione dalla carica. Il sindaco ha presentato ricorso al tribunale del riesame e qui c’è stata una svolta. Il giudice ha revocato l’accusa di corruzione, confermato quella di atti pubblici falsi. Ha quindi revocato al sindaco la misura cautelare del divieto di dimora a Giardinello ma al contempo ha stabilito una sospensione dalla carica pubblica per 12 mesi.
Il pm ha scritto subito al Gip sostenendo che la misura cautelare imposta nell’ordinanza del riesame fosse illegittima. Il giudice per le indagini preliminari ha effettivamente confermato, revocando quindi la sospensione. Non è possibile secondo un ben preciso articolo del codice penale sospendere una “carica elettiva”.