Carolina Varchi si dissocia dal patrocinio al Pride palermitano

Redazione
da Redazione
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Scoppia la polemica nella maggioranza Lagalla direttamente per voce della vicesindaco Carolina Varchi, dopo il patrocinio concesso dal comune all’edizione 2023 del Palermo Pride. La maggioranza eterogenea che sostiene Lagalla va dall’estrema destra al terzo polo, non stupisce quindi che su temi divisivi, che esulano dalla routine amministrativa, ci si divida, ma se a farlo è direttamente la vicesindaco della città, allora la questione assume una rilevanza che costringerà ad un chiarimento interno alla maggioranza, dove Fratelli d’Italia è il secondo gruppo del consiglio comunale.

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“Prendo nettamente le distanze dal patrocinio concesso al corteo del pride e alle manifestazioni collaterali che si svolgeranno a Palermo. Non ha alcun senso concedere questi patrocini a manifestazioni che hanno una chiara connotazione politico-ideologica, schierandosi apertamente contro il governo nazionale e, più in particolare, difendendo la pratica aberrante della surrogazione di maternità, attaccano apertamente una proposta di legge che già dalla scorsa legislatura come Fratelli d’Italia portiamo avanti e della quale, peraltro, io sono prima firmataria e relatrice in Parlamento”. Così Carolina Varchi, capogruppo di Fratelli d’Italia della commissione Giustizia della Camera dei deputati e vicesindaco di Palermo. “Finché ci saremo noi al governo la ‘rabbia’ e il ‘conflitto’ propugnati dagli organizzatori della manifestazione, saranno destinati a rimanere parole al vento e nessuna istanza, dalle trascrizioni allo sdoganamento della surrogazione di maternità, troverà accoglimento”, aggiunge Carolina Varchi.

 

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