Confimprese Palermo ha lanciato un grido d’allarme sulla situazione caotica che regna nei mercati settimanali della città. Secondo l’organizzazione, oltre 800 stalli rimangono ancora da assegnare, creando un quadro di crisi nera che richiede interventi mirati e urgenti per favorire l’emersione e risollevare l’economia locale.
I dati rielaborati dal SUAP, lo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di Palermo, hanno gettato nuova luce sulla mappa dei mercati rionali. Tuttavia, alcuni mercati, come quello di via Michele Scoto nel quartiere Zisa e quello di Falsomiele, risultano misteriosamente esclusi dall’elenco ufficiale. La mancata regolarizzazione di quest’ultimo solleva interrogativi sul suo status attuale.
Attualmente, dei 22 mercati “regolari”, solo 18 risultano operativi, con un totale di 2.135 posteggi. Tuttavia, la discrepanza tra i posteggi assegnati agli ambulanti (circa 1.310) e quelli effettivamente disponibili (825) evidenzia un’enorme lacuna nell’organizzazione e nella gestione dei mercati.
Il mercato con il minor numero di posteggi disponibili è quello di Altarello, con soli 33 posti, mentre quello più fornito è Brancaccio. Il giorno con il maggior numero di posteggi è il sabato, con 437 stalli, mentre il martedì si registra il minimo, con soli 258. Tuttavia, regolarizzando il mercato di Falsomiele, si potrebbe incrementare il numero di posteggi disponibili a 340, portando il lunedì a essere il giorno con il minor numero di posti disponibili.
La situazione è ancora più critica considerando che solo 294 posteggi sono stati ufficialmente assegnati, mentre 136 risultano non autorizzati. Il lunedì è il giorno con il minor numero di posteggi assegnati (120), e 150 posteggi ancora da allocare.
La disparità nella distribuzione dei posteggi è evidente: quattro mercati hanno meno di 50 posteggi, sette ne hanno tra 51 e 100, mentre undici ne hanno più di 100. Tuttavia, come sottolinea Giovanni Felice, presidente di Confimprese Palermo, la realtà sul campo è spesso diversa da quella cartacea. Basterebbe visitare il mercato dell’Arenella di lunedì mattina per comprendere la gravità della situazione, con soli due posteggi assegnati.
In risposta a questa crisi, Confimprese Palermo ha avanzato delle richieste concrete. Tra queste, la riduzione dei diritti di segreteria per l’istanza di autorizzazione, attualmente fissati a 180 euro, che rappresentano un onere eccessivo per gli ambulanti in cerca di regolarizzazione. Prima dell’aumento, i costi erano di soli 12 euro, rendendo l’iter di regolarizzazione più accessibile.
La situazione dei mercati settimanali di Palermo richiede un intervento immediato sia dal punto di vista organizzativo che economico. Solo con azioni concrete e mirate sarà possibile superare questa crisi e garantire un ambiente più equo e sostenibile per gli ambulanti e la comunità locale.