Il farmaco è raccomandato per il trattamento del Covid negli adulti che non necessitano di ossigeno supplementare e ad alto rischio che la malattia diventi grave
L’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) ha autorizzato l’immissione in commercio in Ue della pillola anti covid Pfizer. Il farmaco, che prende il nome di Paxlovid, è indicato nel trattamento dei casi non gravi ma con alto rischio di peggioramento. Già lo scorso dicembre l’Aifa, ma non l’ente regolatore europeo, aveva autorizzato l’utilizzo del Molnupiravir, la pillola progettata da Merk contro il Covid ma, quello sviluppato da Pfizer, è di fatto “il primo antivirale orale per uso domestico nel nostro portafoglio”.
Il nuovo farmaco contiene due principi attivi in due compresse diverse: il primo agisce riducendo le capacità del virus Sars-Covid2 di moltiplicarsi, mentre il secondo prolunga l’azione del primo, consentendogli di rimanere più a lungo nell’ organismo.
Negli studi presi in considerazione, si legge in una nota dell’Ema, il trattamento con Paxlovid ha ridotto significativamente i ricoveri o i decessi nei pazienti con almeno una patologia pre-esistente che li mette a rischio di sviluppare una forma grave.
La maggior parte dei pazienti coinvolti nel trial era stata infettata dalla variante Delta. Ma “sulla base di studi di laboratorio, si prevede che la pillola sia attiva anche contro Omicron e altre varianti”. Il profilo di sicurezza di Paxlovid prosegue l’agenzia, “è stato favorevole e gli effetti collaterali sono stati generalmente lievi.”
Tuttavia, l’agenzia Ue ha ben specificato che il ritonavir, uno dei principi attivi contenuti nel farmaco, sia noto per la capacità di influenzare l’azione di molti altri medicinali e, in considerazione di questo, sono stati “inclusi consigli e avvertenze nelle informazioni sul prodotto di Paxlovid. L’azienda ha anche fornito uno strumento sul proprio sito web a cui è possibile accedere tramite un Qr code incluso nelle informazioni sul prodotto e sulla confezione esterna”. Verrà inoltre inviata “una lettera alle organizzazioni degli operatori sanitari competenti per ricordare loro ulteriormente il problema delle interazioni con altri farmaci”.
Secondo l’Ema i benefici del medicinale sono maggiori dei suoi rischi per l’uso approvato. In altre parole, il Paxlovid ha il potenziale per fare la differenza e difatti entro la fine del 2022 saranno messi a disposizione da Pfizer, a livello globale, fino a 120 milioni di cicli di trattamento anti-Covid con la suddetta pillola.
A tal proposito, Albert Bourla, presidente e Ceo del gruppo ha così commentato: “Continueremo a lavorare in stretto contatto con i governi degli Stati membri dell’Ue per garantire che questo importante trattamento possa essere reso disponibile ai pazienti in tutta Europa il più rapidamente possibile”.
Alessandra Caccavo- Palermo Post