Abbiamo incontrato Giangiacomo Palazzolo, leader regionale di Azione, il partito di Carlo Calenda, e Sindaco di Cinisi, al quale abbiamo chiesto il profilo dell’uomo o della donna per il dopo Orlando
Che candidato sindaco serve per la Città?
Un politico capace che ama Palermo, disposto a lavorare 20 ore al giorno. Orlando lascia in eredita’ una Città con debiti incalcolabili ed enormi disservizi, per recuperarla, oltre la preparazione, ci vuole un “grande cuore”.
Giangiacomo Palazzolo. Da Sindaco a Sindaco quali pensa che siano le priorità che il nuovo sindaco di Palermo devrà affrontare?
I servizi essenziali. Una Città dove non si riescono a tumulare le salme deve partire dal funzionamento dei servizi minimi. Inutile fare gli statisti se poi’ non si e’ in grado di gestire l’ ordinaria amministrazione.
Azione resta in maggioranza con chi attualmente governa la Città, ma è stata tante volte critica. Quindi per voi il futuro dev’essere nel segno della continuità o della discontinuità?
Ho incontrato gli azionisti palermitani, l’esperienza di Orlando e’ ritenuta conclusa. Il desiderio e’ quello di creare un progetto nuovo.
A Roma acerrimi avversari del M5S. Il vostro leader Calenda si candida Sindaco. A Palermo, si candida il Sindaco di Cinisi?
Il mio mandato a Cinisi scade nel 2024. Calenda mi definisce “cinisicentrico”, ha ragione anche su questo, per me Cinisi viene prima di tutto.
Con chi pensate di allearvi?
Con chi vorrà proporre un progetto serio nei contenuti ed onesto nella prospettazione ai cittadini. Inutile fare un libro dei sogni, meglio un libro del come gestire i servizi essenziali.
Qualcuno nel centrosinistra ha proposto le primarie. Lei che ne pensa?
Le primarie se fatte seriamente, senza apparati di partito, possono essere utili, ma non sono indispensabili.
Redazione – Palermo Post