Come non devono essere le strade di una metropoli europea

Redazione
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Da Viale Regione Siciliana a via Ugo La Malfa da Mondello a via Monte San Calogero ecco come non devono essere le strade di una metropoli europea. I pini, le cui radici hanno completamente invaso la carreggiata stradale, sono un problema a cui ancora nessuno ha saputo porre rimedio, né la vecchia né la nuova amministrazione. Nel frattempo le automobili subiscono gravi danni e le persone spesso finiscono in ospedale tra l’indifferenza di chi amministra.
A denunciare oggi le condizioni in cui versa via monte San Calogero Leonardo Canto, consigliere comunale di Palermo e Fabio Pernice, consigliere della VI Circoscrizione di Palermo.

«In seguito ai numerosi appelli ricevuti dai cittadini e dei genitori che giornalmente attraversano via Monte San Calogero, strada ricadente nel quartiere Resuttana – San lorenzo, il responsabile cittadino Azione Gaetano Cosentino, coadiuvato dal consigliere comunale Leonardo Canto e Fabio Pernice parteciperanno a fianco dei cittadini al sit in previsto per giorno 27 maggio 2023, alle ore 16.00, nella suddetta via. La nostra partecipazione si rende necessaria per evidenziare la pericolosità della strada nel percorrerla sia da parte di pedoni che con autoveicoli, motocicli, biciclette. Il pericolo è dettato dall’emergere costante e sempre più rilevante lungo tutta la via delle radici degli arbusti presenti ai margini della stessa strada. Tali radici, infatti, sollevando il manto stradale, comportano da anni e soprattutto negli ultimi periodi un evidente pericolo per l’incolumità pubblica tutta. È giusto salvaguardare la vita della natura, ma è anche fondamentale salvaguardare la salute umana e metterla sempre al riparo da pericoli di qualsiasi natura. Il sit in ha lo scopo di sensibilizzare le istituzioni di ogni ordine e grado a prendersi carico della pericolosità e a prendere seri provvedimenti con carattere di urgenza. La situazione, infatti, ogni giorno che passa tende a risultare sempre più difficile e pericolosa. Al fine di far sentire con forza il disappunto per la superficialità con la quale si è affrontato questo annoso problema che è presente da numerosi anni, si invita la popolazione tutta alla partecipazione. Occorre eliminare nel più breve periodo di tempo i pericoli e trovare un intervento di manutenzione straordinaria e urgente che permetta di ristabilire la normalità e la sicurezza di ogni cittadino».

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