Continua il lavoro di monitoraggio delle fumarole sull’isola di Vulcano, che in questi giorni sta emettendo cospicue nubi di gas, creando preoccupazione tra la popolazione della località eoliana. Dopo le prime evacuazioni e i divieti del Sindaco, anche per le guide, a salire sulle fumarole, eccetto che per il personale che sta monitorando la situazione, continua a destare preoccupazione l’attività del vulcano. Ieri sono stati prelevati campioni di gas secco, gas arricchito e campioni di vapore condensato.
I siti di campionamento sono quattro fumarole di alta temperatura poste sul bordo e sul fianco interno del Cratere de La Fossa e una fumarola di bassa temperatura sulla spiaggia di Levante, nelle cui vicinanza erano state evacuate due famiglie isolane. I campioni prelevati – spiegano Alessandro Gattuso, Fausto Grassa, Franco Italiano e Leonardo La Pica della sezione Ingv di Palermo – sono stati consegnati ai laboratori della Sezione di Palermo per le successive analisi chimiche ed isotopiche. Sarà compito dei ricercatori dell’INGV cercare di capire dai dati che man mano arriveranno se il magma é in risalita verso il cratere o l’attività di degassamento é sufficiente a scaricare l’energia accumulata.
Contestualmente al campionamento sono state effettuate misure di temperatura. Le temperature raggiunte dai gas emessi dalle fumarole superano facilmente i 100 gradi Celsius e non possono essere misurate con normali termometri. Una di quelle monitorate aveva una temperatura di ben 344 gradi Celsius.
Mentre sul fronte della prevenzione Vigili del fuoco e Protezione Civile restano ad un livello di allerta giallo.
Redazione – Palermo Post