Presso l’ Università di Palermo ha avuto luogo un significativo incontro fra il rettore della stessa, il matematico Francesco Tulone e il giornalista Claudio Zarcone, padre di Norman Zarcone. Al centro del dibattito c’è stata proprio la mancata assegnazione del titolo di dottorato alla memoria a Norman Zarcone, il dottore di ricerca che nel settembre del 2010 si è tolto la vita in segno di protesta alle baronie universitarie.
“Penso che il dottorato alla memoria a Norman – ha detto Claudio Zarcone – sia un atto dovuto, dal momento che mio figlio aveva già concluso il suo percorso di ricerca e doveva solo discutere la tesi.” A quanto pare, però, i baroni si sarebbero sempre opposti persino all’ intitolazione di un’ aula a Norman dentro la facoltà di Lettere. Il Senato accademico ha cosi ripiegato sullo “Spazio Generazione Norman” all’ interno della cittadella universitaria ma tale spazio non è mai stato effettivamente riempito di contenuti, perdendo così valore.
Il rettore, quindi, si è preposto di verificare ogni cosa in merito alla questione.
Secondo lo scienziato Francesco Tulone, noto per aver risolto un problema matematico aperto da vent’anni, ” è importante che il merito e la qualità della ricerca accademica prevalgano sulle regole asfittiche della cooptazione e sugli algoritmi del doping accademico nell’ attuale sistema di reclutamento e avanzamento di carriera. Da sempre mi batto perché il sistema universitario garantisca voce e spazio ai giovani talentuosi.”
Il rettore ha così messo in agenda un successivo incontro con lo scienziato e il giornalista, con l’ intenzione di volgere l’ attenzione al problema generazionale e di Norman nello specifico.
L’ appello di Claudio Zarcone è che la memoria di suo figlio non muoia e il suo gesto non passi inosservato, considerando che persino la stessa associazione culturale che porta il nome di Norman sembrerebbe destinata a chiudere a causa della negligenza delle istituzioni.
Infine il rettore ha abbozzato l’idea di far nascere una giornata annuale nella memoria di Norman, dedicata ai giovani e al merito, oltre che allo stesso ricercatore scomparso.
Alessandra Caccavo- Palermo Post