“Siamo noi, siamo noi bandiera gialla, vieni qui che qui si balla e per il covid si richiuderà”. Non faceva così la canzone di Pettenati? Si, vero è che la parte del Covid l’ho aggiunta io, ma suona abbastanza bene, soprattutto dal momento che la nostra beata imbecillità sta già salpando le ancore e porterà la Sicilia, nave di beati imbecilli, a sventolare nuovamente la bandiera gialla nelle aperte acque dell’insidioso mare del Coronavirus.
E allora, se tutto deve andare proprio a puttane, perché non farlo letteralmente e fisicamente? Questa la pensata di un gruppo di palermitani che, comodamente ospitati in un B&B del bellissimo centro storico panormita, si intrattenevano con prostitute straniere e non. Ora, ditemi voi cosa c’è di strano se in un normalissimo B&B i due proprietari avevano trovato il modo di andare in over booking tutti sacrosanti giorni. Sempre economia è! Nun potti essiri.
Vorrà dire che di economia ci faremo bastare quella spicciola del Circo Formazione: “Venghino direttori Venghino, pioggia di milioni con i nuovi corsi dell’avviso 8 (che di nuovo non ha niente, perché a breve spegne 5 candeline dalla prima pubblicazione). Percorsi formativi di qualificazione mirati al rafforzamento dell’occupabilità in Sicilia…”me cojoni”! (cit. signorina Silvani)
Ma questa è un’altra storia e io oggi non ho voglia di raccontarla perché non sono dell’umore adatto. Eh già, sono seriamente preoccupata per la grave carenza di custodi all’interno dei Beni Culturali Siciliani. Mi domando come il mondo della cultura e dell’arte possa andare avanti con questa intollerabile penuria. Che forse c’è bisogno di assumere ancora dipendenti regionali? Che forse i circa 12000 già stipendiati su picca? Io sinceramente, prima di prendere decisioni affrettate, consiglierei di controllare i cristiani assittati negli anfratti unni ventulia dei vari musei e parchi archeologici, magicamente si scopriranno custodi che nemmeno si sapeva di avere.
Roberta D’Asta – Palermo Post