Pare che domani tutta l’Italia continuerà ad essere zona bianca. Anche la Sicilia, se confermato, continuerà ad essere considerata una regione nella quale si potrà mangiare in più di quattro in un ristorante. Perché alla fine quello che cambia tra zona bianca e zona gialla é questo. Un sospiro di sollievo per i ristoratori che potranno continuare a servire tavolate, ma soprattutto per gli operatori turistici. L’impatto di un declassamento da zona bianca a gialla sarebbe stato devastante per il settore.
Ma le belle notizie finiscono qui, perché in realtà oggi si sono registrati più di 1000 casi in tutta l’isola, 290 nell’area metropolitana di Palermo, con un aumento sia di ricoveri che di terapie intensive e soprattutto 16 decessi, numeri che si avvicinano sempre di più a quelli primaverili, quando il colore della nostra regione oscillava tra l’arancione e il rosso. Le cause di questo disastro? Sicuramente di chi si ammassa abusivamente in più di 300, per passare una serata ballando e sballandosi. Ma anche di chi, non finiremo mai di dirlo, ha sbagliato tutto sul fronte dei vaccini. Se ancora 1/3 dei comuni dell’area metropolitana di Palermo non ha raggiunto il 60% dei vaccinati é un problema grande quanto una casa.
Infatti, facendo un raffronto con lo scorso anno, nello stesso periodo ci sono molti più casi, ma in percentuale molti meno ricoveri, proprio grazie ai vaccini. Pare, infatti, che in Italia la stragrande maggioranza dei pazienti ricoverati non abbia completato il ciclo vaccinale. Mentre, ad esempio, nello strano caso di Israele succede al contrario, dati interpretabili solo da chi conosce la statistica e il paradosso di Simpson. Ma generano soltanto una grande confusione in chi li legge senza conoscerlo.
I numeri si interpretano, se sono elettorali li deve interpretare la politica, ma se sono pandemici lo deve fare la scienza, così come le contromisure e le strategie vaccinali, andrebbero decise da chi, ogni giorno, da una vita mastica medicina e non da chi fa comizi improvvisandosi tuttologo.
Zona Bianca
Ben venga la zona bianca, perché la fragilissima economia siciliana ha bisogno di turismo, ma se inspiegabilmente verremo graziati, proviamo a fare tesoro di tutti gli errori che ci hanno portato a questa situazione. Proviamo ad avere senso civico e rispetto per se stessi e per gli altri, ma soprattutto esigiamo che chi ci governa sappia rimediare ai propri errori gestionali e controllare il territorio oltre che emanare editti. Stiamo, forse, descrivendo il paese dei balocchi.
Roberta D’Asta – Palermo Post