Il tribunale del Riesame ha annullato l’imputazione per tentativo di omicidio per Manuel Catalano, il giovane che avrebbe sparato alcuni colpi d’arma da fuoco la sera del 23 dicembre alla discoteca Mob di Carini durante una maxi rissa scatenando il panico tra i giovani avventori della discoteca.
I giudici hanno accolto il ricorso dell’avvocato di Manuel Catalano, Francesca Russo, che ha dimostrato attraverso alcuni video come i colpi esplosi non sarebbero ad altezza d’uomo e che nella zona degli spari sarebbero stati trovati bossoli di una pistola a salve, quindi non letale.
Manuel Catalano resta ancora in carcere con l’accusa di porto abusivo d’arma da fuoco e per accensioni ed esplosioni pericolose. Il giovane palermitano dello Zen durante l’interrogatorio di garanzia aveva detto di aver trovato la pistola su un muretto davanti al locale e di aver sparato quei colpi in aria solo con l’intento di fermare la rissa per cercare di salvare un amico che non riusciva più a trovare e che sarebbe rimasto coinvolto nella rissa. Ricostruzione che non ha convinto troppo gli inquirenti. La pistola usata all’interno della discoteca Mob non è stata trovata. Il locale di Villagrazia di Carini, sospeso per decisione della questura, resta ancora chiuso.