Ospedale cervello chiudono reparti a causa del covid

Roberta D'Asta
da Roberta D'Asta
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Crescono esponenzialmente i contagi da covid 19, con essi anche i ricoveri di persone per lo più non vaccinate, e all’ospedale cervello si chiudono interi reparti . La situazione delle terapia intensiva e più in generale dei reparti covid ancora non desta preoccupazione, ma cominciano nuovamente a mancare i necessari supporti per il resto delle patologie, come sta avvenendo in queste ore all’Ospedale Cervello di Palermo.

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Oggi, infatti,  sono stati sospesi i ricoveri in alcuni reparti del nosocomio di Cruillas a Palermo. Visto il numero di contagi e ricoveri crescenti il direttore sanitario Walter Messina ha firmato un provvedimento con il quale si sospendono i ricoveri nel reparto di medici interna, gastroenterologia, reparto delle malattie infiammatorie croniche intestinali.

La sospensione é stata necessaria a consentire quanto prima la riconversione dei reparti in posti letto Covid. “Preso atto del perdurare dell’incremento della curva pandemica – si legge nella nota dell’ospedale – si invitano i responsabili a provvedere alle relative dimissioni o trasferimenti dei degenti ricoverati in altri nosocomi dell’area metropolitana”.

Questo é uno degli effetti collaterali più drammatici della pandemia da Covid 19. Diventa sempre più complicato riuscire ad assicurare le cure e le giuste attenzioni a pazienti che soffrono di altre patologie, non legate direttamente alla pandemia. La concentrazione delle energie nella gestione dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2, ha  di fatto spostato secondo piano altre patologie, impattando sia sulla diagnostica che sulle terapie dei pazienti affetti da altre malattie. Anche la gestione dei pazienti oncologici é diventata più difficile da tutti i punti di vista: dallo screening, alla diagnosi, dal follow up alle terapie.

Oggi più che che mai si possono considerare poco utili le misure di contrasto al contagio in Sicilia e con l’inizio dell’autunno e delle scuole la situazione non potrà che peggiorare.

Roberta D’Asta – Palermo Post

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