Questa mattina le ragazze e i ragazzi della Seconda I della scuola Vittorio Emanuele Orlando di via Lussemburgo a Palermo hanno voluto mandare dei messaggi con dei palloncini bianchi a Marta Episcopo, il loro angelo volato in cielo.
Un anno fa, durante l’ultima ora di lezione, quella di educazione fisica, l’enorme tragedia: Marta Episcopo dieci anni, una delle alunne della classe prima I della scuola Vittorio Emanuele Orlando si accasciava al suolo ed il suo cuore smetteva, inspiegabilmente, di battere. Oggi per i familiari, i compagni di classe e l’istituto scolastico é un giorno in cui ricordare. Così prima di iniziare le lezioni i giovani alunni della seconda I, hanno voluto ricordare la loro compagna e amica lanciando verso il cielo i loro messaggi d’amore per Marta, lo stesso gesto simbolico con cui lo scorso anno hanno voluto dirle addio per sempre.
Nel pomeriggio l’istituzione scolastica, i familiari di Marta Episcopo con il “progetto l’abbraccio di Marta” e l’associazione piccoli battiti, promuovono un’iniziativa concreta nell’ambito della prevenzione cardiaca. La famiglia Episcopo già da mesi promuove una raccolta fondi (clicca per donare) insieme all’associazione Piccoli Battiti per incentivare la prevenzione e protezione cardiaca in età pediatrica dedicata alla fascia di età della scuola media primaria, ponendo attenzione all’acquisto di attrezzature, formazione del personale ed effettuazione di screening elettrocardiografici.
Ad un anno di distanza la scomparsa della piccola Marta é ancora inaccettabile ed incomprensibile. Il progetto “L’abbraccio di Marta” accende una luce sull’importanza della prevenzione, della formazione del personale e della necessità di creare luoghi attrezzati ad ogni emergenza per i nostri figli. Ma non basta l’impegno di una famiglia colpita dalla tragedia più grande che si possa immaginare, né della singola istituzione scolastica, né di associazioni e volontari. Uno stato che non si preoccupa ogni giorno di proteggere le proprie figlie e i propri figli é uno stato malato. Ogni istituto scolastico del paese dovrebbe essere dotato di defibrillatori e personale qualificato a soccorrere i nostri figli, senza se e senza ma.
Roberta D’Asta – Palermo Post