La segnalazione arriva direttamente dagli Stati Uniti d’America, dopo un’accurata investigazione alla caccia di coloro che diffondono pedopornografia e materiale pedopornografico in rete, attraverso il deep web. Quella parte della rete più nascosta nella quale l’illegalità é pratica assai diffusa e con essa ogni forma di violenza e perversione umana. Naturalmente anche la pedopornografia trova ospitalità in questa parte di web profonda e nascosta ai più.
La segnalazione arrivata alla polizia postale italiana arriva direttamente dagli Stati Uniti, a dimostrazione del fatto che esiste una vera e propria multinazionale della pedopornografia in rete, fenomeno sempre più difficile da estirpare e perseguire. A finire in manette é 35enne di Messina per i quali sono stati disposti gli arresti domiciliari, a seguito di una perquisizione, con l’accusa di divulgazione e detenzione di materiale pedopornografico.
L’uomo, utilizzando piattaforme online estere, divulgava immagini di pornografia minorile anche con vittime di età infantile inferiore ai dodici anni di età. Sul suo computer sono stati trovati migliaia di file pedopornografici, scoperti in diversi suoi dispositivi. A seguito di questi agghiaccianti ritrovamenti eseguiti dalla polizia postale della città dello Stretto, la procura di Messina ha proposto per il 35enne gli arresti domiciliari in flagranza, poi convalidati dal gip.
Le indagini proseguiranno con l’analisi di ogni singolo file sequestrato da parte della polizia postale, che cercherà, attraverso l’indagine di risalire alla rete di pedofili che hanno prodotto e/o divulgato il materiale pedopornografico, in stretta sinergia con gli investigatori degli altri paesi coinvolti.
Redazione – Palermo Post