«Grano a terra, stop trebbiatura, fieno ammuffito, frutta caduta, ortaggi annegati. Non si arresta il conto dei danni immensi che si stanno verificando in tutta la Regione a causa della pioggia che continua a devastare il lavoro degli agricoltori e che rappresenta l’ennesimo esempio di cambiamento climatico» – è ciò che emerge dalla nota di Coldiretti Sicilia, in cui viene manifestata una forte preoccupazione per l’ondata di maltempo in Sicilia a causa delle conseguenze che esso comporta.
Dai danni alle colture, specialmente, nel comparto cerealicolo all’interruzione della trebbiatura nel Nisseno, fino ai danni ai foraggi sulle Madonie, per Coldiretti Sicilia gli scenari aperti dall’ondata di maltempo che ha investito di recente la Sicilia, e che al momento non accenna a diminuire, rischiano di procurare ripercussioni molto gravi sull’economia dell’isola nel settore agro-alimentare.
«Questa è un’annata da dimenticare – prosegue Coldiretti Sicilia nella nota diffusa sul web e sui social – e i terreni sono così pieni che è impossibile far pascolare gli animali figurarsi far entrare i trattori. La situazione è gravissima anche sulle Madonie. Nel palermitano, colture pregiate come le nespole sono a terra o rovinate sull’albero».
L’allarme lanciato da Coldiretti Sicilia pone l’attenzione anche sul peggioramento delle condizioni di viabilità, e su come sia paradossale il fatto che tutta quest’acqua si perda dato che le infrastrutture non sono adeguate ad una conservazione in grado di permetterci di far fronte a periodi di siccità.
Nella foto in evidenza: grano allettato a Gela (Caltanissetta), a causa del’ondata di maltempo in Sicilia degli ultimi giorni.
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