“Il numero di visitatori registrati nello scorso mese di agosto non è casuale, ma frutto di un lavoro metodico che dura da tempo e che è volto alla piena valorizzazione dei nostri beni culturali in chiave strategica.”
Parole dell’assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà con alla mano i risultati delle presenze turistiche in Sicilia. Settembre è il mese in cui si tirano le somme si sa, e dopo un anno disastroso si riesce a intravedere uno spiraglio di positività grazie alla maggiore affluenza di turisti nei luoghi della cultura della Regione Siciliana. 546.169 è il numero totale dei visitatori che ha affollato parci archeologici e musei, ben 64.885 in più rispetto al 2020, dove se ne erano registrati solamente 481.284.
Trionfo di presenze al Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento che con un incremento di quasi 30 mila presenze si conferma sempre attrazione imprescindibile del turismo in Sicilia, sicuramente benefici tratti dalla sua esposizione mediatica dopo essere stato scelto negli anni precedenti sia da Google che Dolce&Gabbana per i loro eventi esclusivi.
Risultati rilevanti anche per Palermo, il capoluogo grazie ai suoi musei segue il trend dei luoghi della cultura Siciliana, grazie alla riapertura di Palazzo Mirto e della Palazzina Cinese, stupisce anche il piccolo Museo Archeologico Salinas con il raddoppio dei visitatori rispetto al 2020, risultati ottenuti anche grazie a VaccinArte, la campagna vaccinale all’interno del museo. Catania non rimane indietro, ma viene trainata dal Teatro Romano e Odeon che quasi triplica le visite rispetto al 2020. Il Castello Maniace di Siracusa, il Convento della Croce di Scicli, riceve un minima flessione positiva, non un risultato insoddisfacente ma dettato dalla grande affluenza che questa zona della Sicilia aveva mantenuto nell’anno precedente. Numeri che fa piacere leggere dopo questo ultimo disastroso biennio.
Primo Vanadia – Palermo Post