Istituito a Carini il polo bibliotecario e culturale

Redazione
da Redazione
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Carini è spesso al centro dell’ attenzione pubblica a causa del disagio sociale diffuso in diversi quartieri della città. In particolare, si è a lungo parlato degli effetti di disturbo che il disagio giovanile provoca al quieto vivere nel Centro Storico. Nella seduta del Consiglio Comunale del 27 Gennaio, su iniziativa dei consiglieri di maggioranza, è stata approvata una proposta che ambisce a combattere il disagio giovanile, attraverso la cultura e la cooperazione sociale.

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Si tratta dell’approvazione della Mozione proposta dai Consiglieri della Maggioranza, rivolta all’Amministrazione al fine di impegnarla ad istituire il Polo Bibliotecario e Culturale Decentrato del Comune di Carini.

Al di là delle definizioni, lo scopo è quello di costruire un coordinamento di presidi sociali e culturali co-gestito da amministrazione e cittadini attraverso la stipula di patti di collaborazione, per la gestione di spazi comunali inutilizzati con l’obiettivo di restituirli alla Comunità Carinese, tramite interventi di cura di gruppi di cittadini e associazioni che svolgono attività laboratoriale e culturale, diretta al recupero della dispersione scolastica o all’inserimento dei soggetti deboli nel contesto sociale di Carini.

“Si tratta di stimolare forme di collaborazione tra Cittadini ed Istituzione – dice il consigliere Andrea Sgroi – attraverso la creazione di uno strumento che fornisca spazi ed assistenza logistica ai gruppi di cittadini che lavorano sul territorio e che finora non hanno potuto beneficiare di spazi idonei nel Centro Storico o nelle aree nelle quali svolgono le loro attività socioculturali. Si tratta anche di restituire alcuni Beni Comuni alla Comunità Carinese. Con questa mozione Scatta l’ora della Collaborazione per tutti, Amministrazione, Enti Associativi, Scuole, Cittadini Attivi. Oltre al Consigliere Sgroi la Mozione è stata sottoscritta e presentata dai colleghi Roberta Bellia, Pietro Evola, Fosca Giambanco, Serafina Lo Piccolo, Salvatore Manicioto, Antonella Baiada, Bianca Barbera.

I beni individuati e proposti per la creazione del Polo sono:

 

  • l’aula meeting del Castello Comunale di Carini. È quello lo spazio ideale quale da destinare al coworking, alla condivisione delle esperienze di lettura e allo studio di ragazzi e ragazze che spesso hanno difficoltà ad utilizzare l’aula meeting del Castello;

 

  • il giardino della Biblioteca Comunale in quanto luogo da valorizzare e da destinare allo svolgimento di attività culturali nel centro urbano di Carini;

 

  • il piano superiore del collegio di San Rocco come luogo di incontro delle consulte e delle associazioni.

 

Inoltre, è prevista l’individuazione di uno spazio idoneo da destinare al “laboratorio del fare”. Con quest’ultimo intervento si intende un luogo liberamente fruibile, possibilmente ubicato in un’area ad alto tasso di dispersione scolastica in cui associazioni, cooperative ed enti che svolgono attività rivolte ai/alle bambini/e ed ai/alle ragazzi/e possano trovare spazi, materiali e strumenti idonei allo svolgimento di attività educative e manuali.

La formula della co-gestione rende più semplice al Comune fare in modo che le attività siano effettivamente svolte, ma resta comunque la necessità di individuare un responsabile del servizio nella ripartizione terza di pertinenza e di sondare la disponibilità di associazioni e gruppi informali operanti in campo culturale e sociale a collaborare nella cura del polo culturale e bibliotecario decentrato, attraverso patti di collaborazione per l’amministrazione condivisa dei beni comuni urbani.

Infine, ultime 2 azioni sono quelle di creare sul portale web istituzionale del Comune una voce dedicata al “Sistema Bibliotecario e Culturale Decentrato” con l’indicazione dei luoghi, degli orari di apertura e dei servizi forniti e valutare la disponibilità alla costituzione di una “rete” in grado che coordinare il servizio bibliotecario comunale e gli istituti scolastici del territorio.

Redaziome – Palermo Post

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