La Sicilia é stata una delle regioni nella quale alle elezioni amministrative era tradizionalmente emerso un civismo capace di guardare al di là degli schieramenti politici romani, in nome del buon governo del territorio. La tornata elettorale che si é appena conclusa, con importanti comuni al voto, ma nessun capoluogo di provincia, ha fatto registrare un’inversione di questa tendenza.
Fanno eccezione Lentini, dove il sindaco uscente Saverio Bosco, espressione del movimento civico Ora nato un anno prima delle elezioni che lo videro trionfare cinque anni fa sfiderà al ballottaggio Rosario Lo Faro espressione dell’establishment del centrosinistra alleato con il Movimento 5 stelle, fuori dal ballottaggio il centrodestra. Mentre a Canicattì la cui poltrona di Sindaco sarà contesa tra Vincenzo Corbo sostenuto da liste civiche di varia estrazione politica e Cesare Sciabbarrà appoggiato da fratelli d’italia in una colazione di destra.
Nel resto dei comuni superiori al voto le alleanze a geometrie variabili hanno prodotto risultati assai diversi tra loro, che non si possono leggere in chiave politica. Ad Alcamo il movimento 5 stelle conferma il proprio Sindaco Domenico Surdi al primo turno battendo sia il PD alleato con l’UDC, che un centrodestra diviso su più candidati. A Caltagirone di contro il PD elegge Fabio Roccuzzo al primo turno alleandosi con il Movimento 5 Stelle. A Vittoria lo storico sindaco, di tradizione PCI, Ciccio Aiello sostenuto dal classico centrosinistra si sconterà con Salvo Salemi sostenuto da una coalizione di destra. Ancora a Favara al ballottaggio il centrosinistra classico con Palumbo contro Montaperto sostenuto da una parte centrodestra, con l’atra parte che potrebbe convergere. Infine a Pachino il centrodestra elegge Natalina Petralito la prima Sindaca donna della sua storia.
Il Civismo siciliano, prova quindi a resistere ad un ritorno importante delle appartenenze politiche. Con le prossime regionali alle porte e le alleanze poco definite e spesso dettate solo da contingenze territoriali possiamo affermare che c’é una grande confusione sotto il cielo.
Lorenzo Asta – Palermo Post