Emergenza, questa è la parola che telegraficamente racconta non solo Palermo ma la Sicilia tutta. L’emergenza pi stu sciroccu, che sta facendo nesciri pazzi i cristiani e ha addirittura portato alcune amministrazioni del territorio a sospendere i calendari relativi agli eventi estivi. A ‘stu cavuro s’aggiunge l’emergenza roghi, che in questi giorni stanno letteralmente annientando le nostre terre. Si sono persino smossi dagli scranni di Roma pi veniri a taliare. Mizzica, qui non aspettavano altro, mancu u tiempo ri scinniri dall’aereo che già tutti col dito puntato contro per scaricare le colpe dell’abbandono delle campagne siciliane. Ma il Ministro deve capirla la situazione, Musumeci non è stato poco gentile ha solo la mente guastata, come il resto dei palermitani e dei turisti coraggiosi rimasti in città, dalla diossina emanata dalla munnizza bruciata.
Ecco un’altra emergenza, i roghi continuamente appiccati dai cittadini ai cassonetti stracolmi di rifiuti o in zone che, ammucciate alle telecamere o totalmente lasciate alla gestione degli abitanti del luogo, sono inesorabilmente state elette a succursale di Bellolampo. Quindi caro Draghi mandaci l’esercito perché qui, unn’è ca’ semu vastasi, la verità è che ancora unnamu caputo comu s’ietta a differenziata.
Ma l’emergenza che fa tremare più di tutti è quella dell’aumento dei casi positivi al Covid. A Marineo bastò un matrimonio pi fari attangari mezzo paese in quarantena e fare scattare l’obbligo delle mascherine all’aperto.
Insomma, Emergenza, continua Emergenza! Ma fortunatamente c’è l’agenzia del giorno che porta tutti quanti a sperare in futuro più fancazzista, ovvero il Comune di Cinisi ieri ha trovato le chiavi della città e le ha consegnate a Roy Paci, senza però il caratteristico portachiavi siciliano, perché è stato vietato da una precedente ordinanza del sindaco.
Roberta D’Asta – Palermo Post