É ormai praticamente sicuro che la Sicilia sarà gialla da giorno 23 Agosto. Ieri, infatti, sono stati superati tutti i parametri sui ricoveri. Al di là della polemica, piuttosto sterile, sui posti in terapia intensiva veri o fittizi, il dato è che attualmente ci sono 20.000 siciliani positivi al covid-19, 684 ricoverati e 77 in terapia intensiva. Sono numeri che non si registravano da maggio e che non lasciano scampo ad altre decisioni se non un inasprimento delle misure anti covid con il passaggio in zona gialla.
Sicuramente paghiamo l’essere fanalino di coda per numero di vaccinati in Italia, ma anche la miscela esplosiva di questo agosto folle fatto di feste con 300 invitati e l’abbandono di ogni misura di sicurezza e buon senso, ma anche di ingressi senza controlli, di misure mai prese per davvero e di un sistema, quello della centralizzazione degli hub vaccinali che ormai possiamo definire fallimentare.
Lo avevamo già denunciato questo inverno che non servivano né militari né radiologi per progettare la campagna vaccinale, sarebbero serviti i cervelli degli ingegneri gestionali di Amazon. Probabilmente avrebbero suggerito che decentrando e portando il vaccino casa per casa oggi la situazione sarebbe stata di gran lunga migliore.
Ma cosa cambia con la zona gialla? Torna il coprifuoco? Non possiamo più andare al ristorante? Non possiamo spostarci fuori dalla regione?. In realtà dal punto di vista delle libertà cambia davvero poco. Il coprifuoco è stato abolito a livello nazionale, possiamo andare al ristorante sia all’interno (con il green pass) che all’aperto, ma in un numero massimo di 4 persone per tavolo. Possiamo anche spostarci dalla Sicilia verso altre regioni e viceversa. Come possiamo andare nei musei, a teatro, al cinema, con capienza massima del 50% ed indossando la mascherina. Proprio, la mascherina è l’unico cambiamento sostanziale nel passaggio da zona bianca a zona gialla, torna ad essere obbligatoria sia al chiuso che all’aperto.
Quindi pochi cambiamenti sostanziali, ma un grande cambiamento percettivo. Quello che nelle nostra isola il virus circoli in maniera incontrollata, elemento che con ancora 45-60 giorni di potenziale occupazione turistica rischia di essere un deterrente che farà male alla nostra già fragile economia.
Lorenzo Puleo – Palermo Post