“C’ è qualcosa che non va in questo cielo”, canta Vasco! Premetto che oggi il pozzo delle minchiate da cui solitamente attingo è leggermente assuppatu. L’ultimissima pseudo notiziona da “Udite Udite”, dovrebbe presumibilmente essere quella su un personaggino-ino-ino-ino che, già da troppi giorni (e il dramma è che l’input è arrivato da una rete nazionale), sta palesemente sfruttando l’idiozia di altri mezzi per avere un pochino di squallida e vana gloria…sinceramente, io m’affruntassi a fare pure semplice ironia a riguardo. Ergo, siccome io cogito, passo oltre, perché al “there is only one thing in the world worse than being talket aboud, and that is not being talked about… “ vabbè telegraficamente “ bene o male basta che se ne parli” ci credo e quindi alla Checco Zalone “ LO SONO FIERA” di non avere cercato e, viceversa alimentato, visualizzazioni su tanta pochezza.
Dunque, ovviamente schiffarata, mi sono amminchiata in altro. E il risultato di questo malu chiffari è presto arrivato ed ho avuto la conferma che, non è che manca a me un venerdì, è proprio tutto il sistema che è sballato.
Vengo e mi spiego…Da brava mamma esco alla buon’ora per andare a comprare tutto il necessario per preparare a mio figlio “u cannistro” 2.0. Quindi, pi arriminarimi, m’arricampo in un supermercato e noto che (al 30 ottobre, quindi in anticipo di più di 24h) per la merce di Tutti i Santi mi potevo leccare la sarda. Mentre santio (sempre per restare in argomento) inizio a girare tutti i reparti e circondata da ghirlande, calendari dell’avvento, pandori, panettoni, ricchi premi e cotillon…mi assale il leggero dubbio che ormai pozzu accatare solo pi Natali e Caporanno. Dunque, ferma in mezzo ai cabasisi degli altri avventori, alzo gli occhi alle accecanti luminarie festive (e mmmmenomale che siamo in piena crisi energetica) e medito sul passaggio mancante… se ad ottobre amu accatari pi Natale e Capurannu, per l’immacolata amu a pinsari per la calza, per la Befana già accatamu le uova di Pasqua… allora pi Pasqua amu accattari l’ombrellone pi Ferragosto. Non sarà mica che, come diceva un vecchio detto siciliano, “cu pava prima, mancia pisci fitusu”??!!
Dopo dic, Telegraficamente Palermo, vi saluta, vi augura buona settimana, buon lavoro, buona festa dei morti e buona permanenza alle fermate degli autobus. Al prossimo week-end.
Cu pava prima, mancia pisci fitusu

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