Nei piani di Corini pare non esserci praticamente nessuno degli arrivi di Gennaio, quelli che avevano maggiormente entusiasmato i tifosi e che avevano lasciato intravedere la possibilità di giocare un calcio di qualità. Andando oltre li sterile possesso palla, alternato al catenaccio. Nel calcio senza verticalizzazioni di Corini non c’è spazio per la fantasia e per i piedi buoni. Così oltre all’addio a Orihuela (talento puro mai usato), Masciangelo fortemente voluto è rimasto meteora, vanno verso il non riscatto anche i pezzi pregiati della sessione invernale del mercato: Tutino e Verre.
Due che hanno immediatamente fatto a pugni con l’idea tattica dell’allenatore bresciano, che si era messo in testa di fare diventare Verre un mediato e tutino un ala, all’occorrenza terzino.
Discorso a parte per Aurelio e Graves che sono stati acquistati dal club. Il primo potrebbe trovare spazio nell’undici titolare al posto di Sala, il cui riscatto pare allontanarsi, mentre per il secondo, che non rientra nelle gerarchie di Corini si profila la panchina o la cessione.
Praticamente ad essere bocciati sono tutti gli arrivi di gennaio, c’era da aspettarselo, sia perché piacevano troppo ai tifosi (cosa che pare dar fastidio al management) sia perché Corini li ha praticamente bocciati da dopo Palermo Frosinone, prima che cominciasse la sfilza infinita di risultati negativi.
Se in questa fantastica società non sbaglia mai nessuno ci chiediamo chi si assume la responsabilità di un disastroso mercato di Gennaio? Verre, Tutino, Masciangelo, Orihuela, Graves sono arrivati imboscandosi nella calza della befana o qualcuno li ha voluti, qualcun altro è andato a prenderli e qualcun altro ancora ha deciso di tenerli ai margini? In effetti per il non gioco di Corini, soprattutto Verre e Tutino nei loro ruoli naturali sono un lusso inutile.
L’allenatore bresciano ha chiesto una rosa di grande qualità, non sappiamo se si riferisse alla possibilità di clonare per 11 il suo pupillo Mateju o se chiederà giocatori da serie A. Questa seconda ipotesi ci spaventa, perché rischia di mortificare la classe all’interno del Tiki Taka più lento del pianeta terra.
In un calcio gestito con visione e buon senso il Palermo del futuro sarebbe ripartito da Verre, insieme a Brunori, Tutino, Di Mariano e Pigliacelli gli unici con una marcia in più chiamata classe.
La classe se c’è lo devi dimostrare in campo a prescindere se giochi 5 metri più avanti o indietro. L’errore su rigore calciato da Tutino contro la Regina è frutto del ruolo? Colpevolizzare Corini ed assolvere i veri protagonisti e cioè coloro che vanno in campo non è il modo migliore per fare una esamine di una stagione. Se Tutino sl Parma era fuori rosa un motivo doveva pur esserci e Verre giocava da rincalzo nella Samp ultima in classifica in A mon certo nel Real Madrid…