Ci si avvicina alla riapertura del mercato e si fanno sempre più ipotesi su come agirà la società. Dalle più fantasiose alle più probabili, Corini ha già detto che si opererà sullo stretto necessario. In conto viene messa sicuramente la sostituzione di Salvatore Elia, la giovane ala destra di proprietà dell’Atalanta, autore di 3 gol con la maglia rosa nero e di prestazioni che con alti e bassi stavano comunque consolidandosi. Ma siamo sicuri che il sostituto di Elia sia da ricercare fuori dalla rosa?
Nicola Valente è uno di quei giocatori che faticava a trovare spazi con il nuovo staff, uno di quelli che aveva sposato in pieno la filosofia Baldiniana, un calciatore tutto corsa e fatica, cresciuto sui campetti in terra battuta, che ha conosciuto soltanto a 30 anni la serie B. Velente ha un solo anno di contratto, ma gioca come se avesse tatuato il logo del Palermo sul petto, ci mette impegno, corsa e anche tecnica, se qualcuno non se ne fosse accorto.
Nicola Valente ha già messo a segno due gol pesantissimi, segnando in media un gol ogni 3 partite, esattamente la stessa media di Salvatore Elia, ma con una precisione negli assist e un lavoro in copertura che la giovane ala non aveva ancora dimostrato. Inoltre, la catena di destra Mateju – Valente è stata una delle cose migliori delle due partite vinte contro Modena e Parma.
Ci chiediamo allora se ha senso stravolgere meccanismi che almeno in quella parte di campo stanno cominciando a funzionare? Non sarebbe meglio dare la piena fiducia a questo splendido trentenne, che ha tutta la voglia di dimostrare di essere un ottimo calciatore, dimenticato per troppi anni? Se poi pensiamo che oltre ai valori espressi in campo, Nicola Valente è anche uno dei giocatori più amati da chi guarda con scetticismo alla rivoluzione di Corini, forse sarebbe anche un segnale pacificatore, verso un’ambiente ancora prevalentemente ostile.