Come da pronostico si profila Lagalla sindaco. Ma primi intoppi ai seggi

Simone Di Trapani
da Simone Di Trapani
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Come da pronostico Roberto Lagalla sarà sindaco di Palermo a primo turno. Grazie ad una legge elettorale incomprensibile la cui ratio sfugge anche alle menti più contorte. Infatti in Sicilia si vince se si supera il 40% e non se si supera la maggioranza assoluta come in tutte le altre competizioni elettorali nel mondo democratico. Per cui Roberto Lagalla dato sopra al 45% è ampiamente al sicuro in attesa solo di finire lo spoglio ed essere proclamato. Tutto questo senza che una sola sezione sia stata ufficialmente scrutinata. Anzi dai seggi arrivano le segnalazioni dei primi problemi.

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Primi intoppi nello scrutinio dei voti per le elezioni Comunali. Dopo le concitate ore di ieri, in cui in diverse sezioni si è dovuto cercare un presidente per rimpiazzare i 174 rinunciatari dell’ultim’ora, quest’oggi intorno alle 14 in occasione dell’inizio dello spoglio, un presidente si è sentito male e è dovuto tornare a casa, con conseguente sospensione delle operazioni, mentre in un’altra sezione un presidente è stato sostituito da una delle scrutatrici, che però non è in grado di proseguire con la verbalizzazione e non è a conoscenza delle procedure. Entrambi i presidenti che hanno abbandonato il seggio a inizio scrutinio sono tra quelli che hanno sostituito in extremis i rinunciatari.

Roberto Lagalla, sarà il sindaco meno votato della storia?

Saranno lunghissime giornate quelle che porteranno a completare il quadro amministrativo della città e siamo certi che ci saranno seggi nei quali lo spoglio non si completerà. Storia di ogni elezione in questa città. Che però stavolta tende a travalicare la minima tenuta democratica. Si eleggeranno un Sindaco, 8 Presidenti ci circoscrizione, 40 consiglieri comunali e 72 consiglieri di circoscrizione. Un esercito di amministratori che, scusate se osiamo dirlo, avrà un gigantesco problema di legittimità.

Roberto Lagalla che sarà sindaco dovrà amministrare una città nella quale il 60% dei cittadini è completamente disinteressato/rassegnato e non partecipa più al voto. Avrà per i tecnicismi della politica nostrana una maggioranza in consiglio comunale, ma più di un palermitano su due di quelli che sono andati a votare gli ha votato contro. Insomma alla fine della conta, semmai ci sarà, si sarà battuto un record l’eletto sindaco con il minor numero di voti da quando esiste l’elezione diretta.

Non è un buon inizio, ma auguri di buon lavoro al nuovo sindaco e ai nuovi amministratori locali.

Simone Di Trapani – Palermo Post

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