Dramma a Capaci, comune alle porte di Palermo, dove la scorsa notte un uomo, M.F. , si è dato fuoco all’interno dell’abitazione dove risiedeva. Da una prima ricostruzione, l’uomo di cinquantotto anni, impiegato comunale, si è cosparso di liquido infiammabile, presumibilmente benzina, e si è dato fuoco.
Pare che la sala operativa dei Carabinieri sia stata allertata dall’uomo stesso gravemente ustionato, ma probabilmente pentito del gesto, attraverso una chiamata al 112, numero unico per le emergenze. I militari, individuato l’appartamento sono subito intervenuti per trarre in salvo chi fosse dentro, hanno sfondato la porta, sono entrati nell’appartamento dal quale proveniva un penetrante odore di bruciato e hanno trovato una persona che si era cosparsa di liquido infiammabile, ma fortunatamente ancora viva, coprendolo con una coperta, un salvataggio in extremis che ha scongiurato una sicura tragedia.
Per fortuna le fiamme non si sono propagate a tutta la casa evitando ulteriori danni per la persona e per il resto dei condomini del palazzo dove risiedeva, ma hanno purtroppo causato ustioni di secondo grado all’impiegato comunale di cinquantotto anni che aveva compiuto l’insano gesto. Dopo l’intervento immediato dei carabinieri l’uomo è stato soccorso dal personale del 118 e trasportato di urgenza all’ospedale cervello. I medici del nosocomio palermitano, alla luce delle gravi ustioni, hanno deciso di trasportare M.F. in elisoccorso al Centro Grandi Ustionati dell’Ospedale Cannizzaro di Catania. Dalle ultime notizie, malgrado le gravi ustioni subite, l’uomo risulta essere miracolosamente fuori pericolo.
Non si conoscono ancora le ragioni che hanno portato l’uomo a compiere il gesto estremo, ma grazie alla prontezza di intervento degli uomini dell’arma dei carabinieri di Capaci e dei sanitari che lo hanno immediatamente preso in carico la tragedia è stata evitata.
Aldo Sollami – Capaci Post