Benevento ultima spiaggia, sicuramente per la possibilità di raggiungere il prima possibile la salvezza senza rimanere invischiati in una lotta per non retrocedere assai complessa. Crediamo meno che sia l’ultima possibilità di Corini delusi, come la maggior parte della tifoseria palermitana, da una società quanto meno disorganizzata.
Al di là delle formule scelte a tavolino per cercare di tenere buoni i tifosi (“anno di transizione”, “consolidare la categoria”, ecc ecc) il Palermo gioca il peggior calcio della serie B, siamo forse l’unica squadra a non avere mai imposto il proprio calcio dal centrocampo in su. Ad eccezione della prima giornata di campionato contro un Perugia rimasto in 10 uomini. Dalla seconda giornata in poi per ben 5 mesi abbiamo visto in campo un’accozzaglia di individualità per lo più inespresse e depresse. Abbiamo ascoltato un tecnico, totalmente incapace di fare autocritica, prendersela con il destino cinico e baro, pur di non mettere in discussione il proprio fallimentare credo calcistico. Infine, ci siamo quasi rassegnati, con noi anche i calciatori, ad una dimensione da piccola squadra senza ambizioni.
Benevento ultima spiaggia
Da tifosi vorremmo credere in uno scatto d’orgoglio da calciatori che valgono molto più di quello che hanno espresso e da un allenatore che, nonostante l’arroganza in campo e fuori, potrebbe dimostrare di potere fare questo mestiere a discreti livelli. Ma ci viene davvero difficile crederci, se la fede calcistica rimane incrollabile dopo oltre 40 anni d’amore, la ragione suggerisce di rassegnarsi alla mediocrità oggi e forse anche domani.
Non solo per Corini e calciatori, ma anche tanti di noi la trasferta di Benevento è l’ultima spiaggia. L’ultima occasione da dare a questo allenatore e a questi calciatori prima di lasciarli all’oblio. Al Ciro Vigorito, comunque la di pensi, andranno in scena i più importanti novanta minuti della stagione. Benevento ultima spiaggia, quando e per chi lo vedremo dal 2023.