Andrea Camilleri. Un immortale in mostra

Francesca Arichetta
da Francesca Arichetta
3 Minuti di lettura

Andrea Camilleri, un immortale in mostra.

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Una prima rappresentazione del lavoro dello scrittore attraverso le potenzialità evocative dei documenti originali e in parte inediti, conservati tra le sue carte. E’ questo l’intendimento della mostra documentaria “Il corso delle cose. Andrea Camilleri e il suo archivio”, allestita al Fondo Camilleri a Roma, fino a domenica 18 dicembre inclusa (dalle 10 alle 18). L’archivio riguarda un periodo lungo e denso di grandi trasformazioni in molteplici ambiti e soprattutto mostra le radici remote, i passaggi e le connessioni meno conosciute del suo percorso artistico e professionale. Si tratta di un percorso segnato dallo spartiacque della grande notorietà e popolarità che ne ha definito il profilo pubblico di scrittore dalla fine degli anni Novanta del secolo scorso.

L’archivio combina questa rappresentazione e attraverso manoscritti, testi, articoli e documentazione iconografica (fotografie e locandine teatrali) dà l’opportunità di entrare nella storia umana e intellettuale di Andrea Camilleri nei contesti letterari, teatrali, televisivi, radiofonici e nel costante esercizio della scrittura.

L’ esposizione è disposta in quattro sezioni:

  • ‘Ho fatto un viaggio. Da Porto Empedocle a Roma’
  • ‘Un filo ininterrotto. Il teatro’
  • ‘L’intervista possibile. La radio e la televisione’
  • ‘Ho imparato a scrivere leggendo’.

Andrea Camilleri: un immortale

Scrittore, sceneggiatore e regista siciliano. Andrea Camilleri “il maestro nato per raccontare storie”, in una delle sue ultime interviste si era definito fortunato nell’aver fatto tutto ciò che desiderasse. Camilleri, ancora oggi, attraverso i suoi racconti, rimane vivo nei ricordi della gente. “Finirà Montalbano, nel momento nel quale finisco io, finisce anche lui. Ma Montalbano non muore”. Così aveva esplicitato cercando di spiegare come avesse incominciato a pensare all’eternità e a chiedersi cosa potesse essere.

L’immortale Andrea Camilleri, nel 1994, ha dato il via alla famosa serie del commissario Montalbano diventato poi successivamente un caso letterario. Ha scritto oltre 100 storie, si è sempre distinto grazie alle sue elevate qualità e al suo linguaggio, spesso forbito di parole dialettali siciliane che rendevano i suoi testi autentici.

Tra le sue opere più importanti, troppe per poterle selezionare, ne ricordiamo alcune:

  • La forma dell’acqua
  • Il giro di boa
  • Il ladro di merendine
  • La luna di carta
  • La danza del gabbiano

E’ giusto, però, ricordare, anche, che Camilleri prima della sua scomparsa aveva richiesto, esplicitamente, di pubblicare la sua ultima storia solo dopo la sua morte. Riguarda l’ultimo capitolo della saga di Montalbano: “Riccardino” che pone fine ad uno dei romanzi più importanti.

 

 

Francesca Arichetta

 

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