“Il nostro obiettivo stagionale iniziale era consolidare la categoria. Nelle ultime settimane ho cambiato la mia comunicazione a giocatori, media e di conseguenza pubblico per spingere la squadra ad andare oltre”. Così Eugenio Corini dal mini ritiro di Girona in Spagna, e continua “L’approccio della squadra è stato adeguato per me è importante capire dove possiamo arrivare. Il nuovo obiettivo è difficile, ma proveremo a raggiungerlo con forza. Poi quando saremo qualificati ai playoff vedremo cosa saremo capaci di fare”. Se solo quest’ambizione fosse nata durante il precedente mini ritiro a Manchester, forse oggi l’intera città sarebbe collocata ad un metro da terra. Ripeteremo sempre come un mantra quanto questa Città ha bisogno di grandi ambizioni. Nel calcio, come nella quotidianità non è possibile crescere senza sognare di progredire, di raggiungere livelli che ad altre latitudini sono la normalità.
Che dire, registriamo con piacere che con qualche mese di ritardo l’allenatore del Palermo abbia capito che in questa città non si può e non si deve impedire alla gente di sognare un futuro migliore, che passa anche dal calcio e dallo sport. Palermo è una piazza dalle infinite potenzialità, che se abituata a vivacchiare nella mediocrità l’accetta, ma se guarda oltre il proprio orticello e comincia a sognare allora è capace di operare e pretendere il miglioramento dello status quo. Basta guardare l’impiantistica sportiva a cominciare dal Barbera e dai templi biblici che si stanno impiegando per costruire due campetti al Barbera (alla posa della prima pietra il socio di minoranza del Palermo aveva parlato di Marzo, adesso si parla forse di ritiro estivo), per capire che se non si stimola la crescita in questa città tutto comincia a fare le ragnatele.
Siamo certi che i tifosi, chiamati a raccolta dall’allenatore, come sempre saranno il dodicesimo uomo in campo invadendo Parma ed ovviamente siamo certi che i nostri calciatori non risparmieranno una sola goccia di energia, a questo punto ci aspettiamo un Palermo messo in campo per imporre il proprio gioco ed esaltare le proprie individualità tecniche, che sono tante.