A pochi giorni dall’arresto del ricercato numero uno e capo mafia “la primula rossa” Matteo Messina Denaro, effettuato dai carabinieri del ROS, il Consiglio Comunale di Capaci apre i lavori della seduta consiliare del 18 gennaio festeggiando con un brindisi.
Vuole essere un gesto non solo simbolico, dichiara il consigliere Salvo Puccio e noi non pensiamo sia una pagliacciata, come ha commentato qualche giorno fa l’ex assessore regionale Ruggero Razza in seguito al brindisi organizzato dalla commissione antimafia dell’ARS.
Secondo me questo gesto – continua il consigliere Puccio – dovrebbero farlo in ogni consiglio comunale d’Italia.
Per noi, il gesto, mira soprattutto a ricordare quanti, tra uomini e donne, hanno perso la vita proprio nella lotta alla mafia.
Voglio ricordare ad esempio il maresciallo Filippo Salvi, un giovane di 36 anni che perse la vita nel 2007 mentre cercava di posizionare delle telecamere per scovare proprio Messina Denaro o tutte quelle famiglie che si sono viste private dei loro cari impegnati in questa estenuante lotta alla ricerca del boss.
Penso anche che noi Capacioti, dobbiamo essere più sensibili al tema della lotta alla Mafia, perché proprio noi nel 1992 siamo stati macchiati dell’onta dell’uccisione del giudice Giovanni Falcone, della giudice Francesca Morvillo e degli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Di Cillo e Antonio Montinaro.
Proprio per questo insieme alla Giunta Comunale ci siamo sentiti in dovere di esporre uno striscione con la scritta Grazie nei balconi del palazzo Municipale, rivolto a tutti quegli uomini, delle forze dell’ordine e della magistratura che hanno dedicato la loro vita lavorativa e non solo, alla cattura dell’ultimo boss stragista rimasto in libertà.
Il mio augurio oggi è che Messina Denaro si convinca a collaborare con la giustizia e faccia chiarezza sulle tante spinose questioni irrisolte e risponda alle tante domande che ancora oggi, a trent’anni di distanza, non hanno una chiara risposta.
A Capaci si festeggia l’arresto di Matteo Messina Denaro
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