69^ Fiera campionaria…”Santo Colombino a te lo iudicio”! Uno tra film più straordinari che il maestro Monicelli ci ha donato, adesso sulla Palermo Social è quasi realtà.
Ebbene sì, dopo un periodo di completa astinenza ed una generazione e mezza di digiuno, il 2023 ci regala non una, ma bensì due fiere campionarie presso il polo fieristico del Mediterraneo, ritornato, a quanto pare, ad espletare il suo vero ruolo nel beneamato capoluogo siciliano.
Entrambe appellate come 69^ Fiera Campionaria, li distingue in primo luogo l’estensione del nome, una è la classica Fiera del Mediterraneo e si terrà in un periodo che, visti i molteplici commenti sui social, fa storcere il naso al palermitano DOC (ovvero tra fine aprile ed inizio maggio), l’altra, invece, è la Fiera Campionaria di Palermo, la quale si svolgerà nel periodo topicamente riconosciuto da chi ha vissuto i precedenti 68 anni (ergo tra fine maggio ed inizio giugno)!
A levare, ai palermitani, qualsiasi ulteriore dubbio sull’eventuale errore di battitura e di stampa, che può creare la quasi omonimia e il sacrosanto spazio topologico, è tutto l’impianto organizzativo. Infatti, i due eventi saranno gestiti da agenzie, come si suole dire, “distinte e separate”. In questo caso, la cosa che salta subito all’attenzione dei comuni cittadini, che guardano le locandine con gli occhi offuscati dalla nostalgia, è il payoff della 69^Fiera Campionaria del Mediterraneo, ovvero: Unica ed Inimitabile!!!
Mentre, ciò che attira la benevolenza dei Boomers e dei Millennials sulla Fiera Campionaria di Palermo sono quei quindici giorni tra fine maggio ed inizio giugno, che un tempo, per queste generazioni sanciva (con un po’ di anticipo) l’inizio dell’estate.
“Poche Histrorie, unum solum papam essem” – diceva San Colombino- allora qual è? Nasce così il dubbio del palermitano, che dilaga sui social come “IL NULLA” a Fantasia!
Caro palermitano, alla fine ma che te frega decretare “Lo Papa Vero”, goditi la tua città (abbastanza “Confusa e Felice”…la fiera non doveva diventare un centro Congressi??!!) e quello che ha da offrire. E, precarietà di questi spazi a parte, se il polo fieristico tornerà a regalarci le stesse emozioni di quei meravigliosi anni ’80, allora, grazie a chi lo sta rendendo possibile e ben vengano non due, ma fiere ed eventi dodici mesi all’anno!
Roberta D’Asta