Dell’intervista dell’Assessore Razza ieri sera a SkyTG24 a colpire é un dato su tutti, elemento sul quale non si sono finora puntati troppi riflettori: nel solo mese di Agosto a Palermo sono stati 42 i bambini ricoverati con un’età inferiore ai 10 anni. Un dato allarmante, che testimonia sia la virulenza della variante delta, sia la sua maggiore pericolosità. Secondo quanto riportato dall’assessore alla sanità della Regione Sicilia, la stragrande maggioranza di questi casi ha contratto il virus all’interno dei nuclei familiari dove non c’era vaccinazione.
L’assessore Ruggero Razza, ai microfoni della trasmissione “Timeline” di SkyTG24, si é soffermato proprio sulla situazione vaccinale in Sicilia, regione che sconta un oggettivo ritardo e sui cui numeri non possiamo mai essere certi. Da quando é esplosa la pandemia in avanti, infatti, i numeri sono stati più volte oggetto di polemiche, smentite e dietrofront. “Noi oggi, con un’ordinanza del presidente Musumeci, stiamo attivando dei centri in ognuno dei comuni della Sicilia che hanno un numero di vaccinati inferiore al 60 per cento del campione. Ed in queste ore si stanno anche valutando delle restrizioni che possano riguardare proprio questi comuni, con l’obiettivo di favorire la vaccinazione. Devo anche dire che alcune delle nostre iniziative, penso anche all’utilizzazione di alcune regole particolari nel mondo del lavoro e nell’accesso agli uffici pubblici, che sono state oggetto di critica da parte del garante della privacy – ha aggiunto -, hanno visto proprio questa autorità non cogliere lo spirito assolutamente necessario di provvedimenti che una Regione, caratterizzata da un basso tasso di adesione alla campagna vaccinale in alcune fasce generazionali, ha bisogno di introdurre degli elementi che convincano in maniera libera i cittadini a doversi vaccinare”.
La fotografia che Ruggero Razza fa della situazione in Sicilia é quanto meno drammatica, fino ad ammettere candidamente: ”Ritengo che il mese di settembre, e soprattutto la prossima settimana, potrà verificarsi un ulteriore aumento dei contagi, ma sono ragionevolmente convinto che l’adesione alla campagna vaccinale, con alcune delle misure che si stanno adottando, farà registrare dei segnali positivi”.
Bambini ricoverati e inizio della scuola
E noi proprio sul mese di settembre vogliamo concentrarci ed in particolare sull’apertura delle scuole. Se é vero che per la prima volta il numero di bambini ricoverati inizia a preoccupare, soprattutto perché la maggior parte di loro non presenta particolari patologie pregresse, allora la maggiore attenzione dovrà focalizzarsi proprio sull’apertura delle scuole, luogo nel quale tra non vaccinati il virus può viaggiare a velocità esponenziale.
Stando ai dati dell’assessorato alla Sanità in Sicilia l’88,16% del personale scolastico é già vaccinato con almeno una dose e il 78% ha completato invece il ciclo vaccinale. Dati che entro l’inizio della scuola potrebbero arrivare a sfiorare 90% circa di personale immunizzato. Parliamo però della minoranza della popolazione scolastica, che per lo più é composta da studenti. Lì i numeri cambiano e preoccupano parecchio, sia per la popolazione dal nido agli 11 anni, che non può essere vaccinata e che come abbiamo visto, contrae il virus anche in forma grave, sia per la fascia di studenti che va dai 12 ai 19 anni, tra i quali appena il 45% ha ricevuto almeno una dose di vaccino, quindi possiamo presumere che nella migliore delle ipotesi si comincerà la scuola con uno studente su due non vaccinato.
Roberta D’Asta – Palermo Post